variabili libere

weblog italiano di filosofia analitica

Archive for marzo 2008

Meditazioni sul cogito

Posted by federicoperelda su marzo 27, 2008

Buongiorno a tutti. Vorrei discutere coi lettori di variabili libere del cogito. Recentemente c’ho ripensato un po’ su e annotato le mie considerazioni in un testo che allego qui in formato pdf. La mia tesi è che, nonostante tutto (e cioè, nonostante p. es. le precisazioni di Cartesio, le proposte interpretative di Hintikka), il cogito sia un sillogismo. Spero di poter ricevere impressioni, critiche, suggerimenti. Buona giornata

Federico

meditazione-sul-cogito.pdf

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Riferimenti bibliografici

Posted by francescaboccuni su marzo 25, 2008

Cari tutti,

avvio questo post perché sono in cerca di aiuto. Qualcuno di voi può darmi delle dritte bibliografiche riguardanti il battesimo iniziale nella teoria causale del riferimento (oltre a “Naming and Necessity”, ovviamente)?

L’argomento mi interessa molto, ma non mi pare ci sia molta letteratura a riguardo.

Giusto per fomentare un po’ la polemica, posso dire che ho la vaga sensazione che nella teoria del battesimo iniziale ci sia un residuo descrittivo. Non credo che questo metta in pericolo l’intero impianto semantico-causale, poiché, una volta che il riferimento di un nome proprio (per considerare solo il caso più semplice) sia stato fissato, quel nome si riferisce al proprio referente senza mediazioni descrittive di sorta. Tuttavia, è cosa nota che Kripke non si spreca molto a spiegare come funzioni il battesimo iniziale e, inoltre, ci sono un paio di citazioni da “Naming and Necessity” che mi hanno messo in difficoltà (cito, “Naming and Necessity”, pagina 96):

“A rough statement of the theory might be as follows: An initial ‘baptism’ takes place. Here the object may be named by ostension, or the reference of the name may be fixed by a description.”

e aggiunge in nota:

“The case of baptism by ostension can perhaps be subsumed under the description concept also. Thus the primary applicability of the description theory is to cases of initial baptism.”

Le mie perplessità riguardano la nozione extralinguistica di ostensione. Una volta che infatti volessimo fornire una sorta di controparte linguistica del mero gesto, mi pare che dovremmo utilizzare qualche genere di descrizione.

Intuizioni? Consigli bibliografici?

Grazie a tutti,

francesca

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